Annunciato il restauro del Museo Didattico di Storia dell'Informatica FMACU-UNESCO!
Il Comune di Padova ha finalmente stanziato i fondi per restaurare alcuni edifici dell'ex Macello di Via Cornaro!
In particolare, dovrebbe restaurare la copertura della grande Sala (ex Macello bovini, attuale sala per esposizioni detta anche "basilica" o "cattedrale"), la ex Stalla ovini (attuale sede del Gruppo Scout CNGEI Padova 2), e la ex Stalla di sosta, sede quest'ultima del Museo Didattico di Storia dell'Informatica promosso dalla Segreteria Internazionale dell'Operazione "Amici dei Tesori del Mondo" della Federazione Mondiale Associazioni Centri e Club UNESCO (FMACU). Quest'ultima da troppo tempo versa in condizioni disastrose: il tetto è in buona parte crollato; il solaio ha retto ma siamo molto preoccupati per i calcolatori del Museo, molti dei quali sono coperti dalla polvere dei calcinacci ma sono in uno stato ancora recuperabile.
Viene immediato aprire una breve parentesi storica, viste le condizioni in cui versa il Museo, per ricordare che i tetti degli edifici del'ex Macello che su spinta della CLAC furono riparati sul finire degli anni Settanta dalla Scuola Edile di Camin, con la direzione dei lavori a cura del Comune e al solo costo dei materiali, sono tuttora in ottimo stato -- tra questi c'è il tetto dell'edificio a T che ospita il nuovo Planetario di Padova.
Siamo quindi molto felici che il Comune voglia provvedere a restaurare l'ex Stalla di sosta, al contempo però abbiamo fatto presente agli assessori Andrea Micalizzi, Andrea Colasio e Chiara Gallani e al personale tecnico del Settore Patrimonio, segnatamente l'Arch. Lo Bosco che sta predisponendo il progetto dell'intervento, che il restauro dovrà tenere conto dell'importanza del materiale del Museo, che è una delle collezioni di calcolatori più ricche e preziose d'Italia. Per questo abbiamo trasmesso al Comune l'elenco completo del materiale catalogato del Museo e abbiamo incontrato le parti interessate in tre riunioni il 02/11/2017, il 12/06/2018 e il 23/10/2018.
Abbiamo costituito un gruppo di lavoro a cui abbiamo chiesto che partecipi anche il Comune, con esperti del mondo accademico padovano, ex collaboratori del Museo e altre persone interessate. Abbiamo quindi chiesto al Comune un nuovo appuntamento, che l'Arch. Lo Bosco ci aveva promesso per l'inizio del 2019 ma a oggi non siamo ancora stati contattati e non vorremmo che succedesse il peggio, cioè che i lavori iniziassero senza avere un piano preciso per lo spostamento temporaneo e il successivo ripristino del materiale del Museo che ne garantisca la migliore conservazione.
Noi intendiamo fare del nostro meglio per favorire la doverosa opera di restauro e al contempo assicurare che sia garantita la conservazione dei reperti informatici del Museo: Vi terremo tempestivamente aggiornati sugli sviluppi della questione.