La Nuova Pediatria - Chi sono i "cattivi"?
L'impatto reale della "Nuova Pediatria" rispetto ai volumi esistenti (elaborazione con misure reali del Comitato Mura di Padova)
31 dicembre 2020
Sulla stampa di ieri e oggi ancora ampio spazio alla “Nuova Pediatria”. Dopo tre anni di aspre interminabili discussioni sul progetto. Dico la mia, dopo aver seguito la vicenda prima con trepidazione e speranza; poi con disincanto e disgusto.
Pareva tutto finito, coperto, approvato con la benedizione di Regione, Comune, Università, Soprintendenza e, naturalmente, dell’Azienda Ospedaliera; tutti concordi a declamare ai quattro venti e giurare sulla bontà di quel progetto fatto per i bambini ammalati, con buona pace di una frangia di facinorosi “ambientalisti” arrabbiati, arrogantemente arroccati su un pezzo di mura vecchia da salvare, senza alcun riguardo per i piccoli e le loro famiglie, come se quei quattro mattoni fossero più importanti di loro: che scandalo! Ma come si permettono!
E non si sono tirati indietro le Istituzioni e i protagonisti dell’approvazione, caparbiamente sostenuta, nel mettere alla gogna quei protestatari senza cuore: loro (le Istituzioni “approvanti”) sono a favore dei bambini, sono “i buoni”; gli altri, i contrari, sono contro i bambini e le loro famiglie, sono “i cattivi”. E’ una scelta, anzi una “attribuzione” unilaterale di campo senza se e senza ma… Ma è davvero così?
Tutt’altro, direi. La rappresentazione che, a mezzo dei media si è fatta in questi anni e ultimi mesi e giorni della realtà da parte dei responsabili della vicenda “Nuova Pediatria” è per me un capolavoro di manipolazione dell’informazione e del consenso su un tema delicatissimo e sensibile che avrebbe dovuto essere trattato e divulgato con i piedi di piombo e massima cura, senza semplificazioni becere ma con attenta disamina degli argomenti, dei fatti, dei pro e contro, dei benefici e dei danni. Quanti hanno letto veramente le motivazioni e le argomentazioni portate a sostegno del “NO” a quest’opera così importante e impattante? Quanti sanno, o percepiscono, la gravità di un intervento urbanistico abnorme (che andrà a discapito di tutta la cittadinanza nei decenni a venire – salute compresa dei bambini collocati in un sito pessimo facendo credere che si tratti del posto migliore) con costi enormi e ferite irreversibili alla città, sfruttando la scarsa attitudine di molta gente ad approfondire temi e aspetti ostici che sembrano non toccare, subito e direttamente, i propri interessi e la vita quotidiana? Sulla “Nuova Pediatria” si è preferito non dialogare con la ragione (è difficile, costa tempo e fatica), si è preferito puntare sull’emotività dei cittadini (direi sulla loro “pancia”) meno informati e meno desiderosi di essere tali. Va bene lo stesso? Anche sorvolando su possibili, eventuali violazioni di leggi e norme come leggiamo oggi? Non abbiamo imparato nulla dai disastri del passato?
Sbagliare è umano, lo sappiamo. Perseverare con insensato disprezzo degli errori è follia.
Tirare in ballo i bambini per giustificare scelte sbagliate è atroce.
Adriano Menin